mercoledì 28 giugno 2017

Topolino n° 927 - Topolino e l'eco balbuziente

Ed eccoci di nuovo ad esplorare un vecchio Topolino. Ormai sapete come funziona, quindi tuffiamoci senza indugi.

TOPOLINO 927

Topolino 927, venduto a 200 lire nel settembre del '73. In copertina (tanto per cambiare) possiamo vedere un povero Qua (suppongo, il cappello come al solito non permette l'identificazione) schiavizzato dallo zio e costretto a lavare a mano in un catino la sua blusa. Notare l'espressione infuriata, da vero Spartaco pronto alla ribellione. Il tutto (tanto per cambiare 2 - la vendetta) disegnato da Perego. Prima o poi la beccherò una copertina che non sia sua e su cui non ci sia un Qu*?

TOPOLINO E L'ECO BALBUZIENTE

Storia di Michele Gazzarri (che sceneggiò Sandopaper insieme a Carpi. Dai, almeno quello me lo ricordo) e disegni di Giancarlo Gatti.

Topolino e Pippo sono partiti per una vacanza a Littleton. Luogo disperso nel nulla, tra burroni, alberi secchi, rocce e qualche rado terreno boscoso. Perché proprio qui? Per poter provare la celeberrima eco di Littleton, che si dice riproduca perfettamente ciò che viene detto. Ottimo motivo per passare diversi giorni in un albergo.
Giunti a Littleton, ridente paesino
Mi viene in mente un aggettivo abbastanza diverso per descrivere Littleton

Vengono accolti a insulti quando chiedono come arrivare all'Hotel Bellavista, dove devono alloggiare. Un uomo spiega loro che il motivo è che da quando il proprietario dell'albergo, Mister Master, ha scoperto l'eco e aperto l'albergo, i turisti non vogliono più essere "ospitati nelle casette" degli abitanti di Littleton (e mi chiedo perché). Topolino e Pippo raggiungono comunque l'Hotel,

Finestre a caso, un muro che tende a infinito, forme casuali di pareti e tetti... Chiaramente un'opera di Renzo Piano

Dove sono accolti da Mister Master, che li invita a provare l'eco all'apposito belvedere. Qui incontrano subito un uomo molto antipatico, Mister Blick.
Odiosissimo. Prima si presenta, poi ride alle offese, e conclude invitandoli a cena. Roba da non credere

Quella notte un figuro misterioso svaligia la cassaforte dell'albergo e scappa sulle montagne, dove il giorno dopo verrà a prenderlo un elicottero. Nascostosi in una grotta, costui (che altri non è che Mister Blick, il cafone) scopre però un uomo che dorme dentro di essa. Questi, convinto che Blick sia un poliziotto, rivela che l'eco è solo un trucco: egli registra in realtà le voci dei turisti per poi ritrasmetterle con un amplificatore. Blick ovviamente se ne infischia, e gli rivela che è un rapinatore e che il giorno dopo un elicottero lo verrà a prendere. Ma il giorno dopo c'è nebbia, e i due sono forzati a convivere ancora un po'. A quel punto, esausto, Blick crolla addormentato, e l'individuo della caverna decide di provare a fuggire e avvisare Mister Master. Sfortunatamente viene scoperto e messo al tappeto.
O meglio, ci pensa una roccia. Blick è troppo impegnato a tirare pugni a occhi chiusi

Proprio in quel momento, qualcuno lancia un grido, e l'eco non può - ovviamente - rispondere. Perciò Blick fa del suo meglio per far funzionare l'astruso macchinario, ma fallisce e crea un'eco balbuziente.
Ma quello che ci interessa davvero è il momento in cui Topolino si incazza con Pippo e gli dice chiaro e tondo che non lo sopporta

Insospettito, Topolino si reca all'hotel, dove scopre il furto attuato da Blick. Mister Master gli confida inoltre la verità sull'eco, implorandolo di non chiamare la polizia per non far scoprire il trucco. Topolino capisce quindi che dev'esserci Blick dietro l'eco "balbuziente", e si dirige al nascondiglio. Lui e Pippo arrivano giusto in tempo per aggrapparsi a Blick, che sta tentando di fuggire con un elicottero pilotato da un complice. Dopo un rocambolesco combattimento,
Con tanto di elicottero malefico

Topolino riesce a mettere fuori gioco il pilota e cattura entrambi per poi condurli all'albergo. Restituiti i soldi, Mister Master promette a Topolino di devolvere una parte dei suoi guadagni agli abitanti di Littleton e offre loro una settimana gratis. Quanto ai due ladri
Metodo romano: schiavismo al servizio del rapinato

Tutto finisce per il meglio, con Mister Master che fa quattrini grazie alla nuova "eco balbuziente".

Commento: La trama non è male, tutto sommato. Le gag non fanno ridere, ma la storia riesce a intrattenere comunque. I disegni di Gatti sono quasi sempre un pugno nell'occhio, ma la vera tragedia in questa storia è il colorista, che ha applicato i colori chiaramente alla membro di levriero cosacco: abbiamo quindi baffi e barbe totalmente o parzialmente rosa, sfondi che cambiano a ogni tavola invadendo anche gli spazi vicini o addirittura strabordando dalla vignetta, e personaggi di sfondo colorati fino a metà faccia con il colore della propria maglia e poi con il colore dello sfondo. Insomma, se la storia potrebbe essere accettabile, il disegno e il colore la rendono inguardabile.

ZIO PAPERONE E IL FLAUTO EGIZIO

Matite di Strobl. L'autore resta come sempre l'Anonimo.

Zio Paperone dissotterra una piramide egizia, e vi si inoltra in cerca di tesori insieme a Paperino, Qui, Quo e Qua. Lo seguono i Bassotti, decisi a impossessarsi delle ricchezze recuperate dai cinque. Nella piramide, ZP trova un flauto e alcuni abiti antichi. Indossati gli abiti per proteggersi dal freddo all'interno della piramide, lo Zione suona il flauto e con loro stupore le statue prendono vita, cominciando a dal loro la caccia per aver profanato il tempio. Dopo diversi tentativi, Qua trova la nota giusta e riesce a far tornare di pietra le statue, salvando zii e fratelli. A quel punto compaiono però i Bassotti, che decidono di usare contro i paperi il flauto. Finiscono invece per pietrificarsi da soli, mentre i paperi si salvano grazie alle vesti. A questo punto Paperone si trova davanti a un grande dilemma
"Ma il Paperone di Martina..." Per fortuna in quel momento non c'era

E libera i Bassotti, costringendoli a sotterrare la piramide. Lo Zione torna a casa soddisfatto, portando con sé il flauto e gli indumenti.

Commento: Storia semplice ma godibile, che diverte e con uno Zio Paperone niente male.

TOPOLINO E L'ERRORE DI... DIMENSIONI
Anonimo tutto. Anonimato totale. Sappiamo solo che viene dal Disney Studio

Trama: Riempitivo molto semplice in cui Topolino invita Minni a un picnic, si prepara con cura contro le formiche ma gli orsi finiscono per mangiare i loro cestini.

Commento: Praticamente l'equivalente anni '70 del più recente riempitivo su Paperino e l'uccello che blocca l'antenna. Almeno qui però sono tutti ignoti, quindi non sappiamo con chi prendercela.

PAPERINO E LA "SEMINA" AURIFERA
Carl Fallberg, Strobl e Steere. Trio vincente di solito

Trama: Zio Paperone affida a Paperino il ruolo di guardia in una vecchia miniera abbandonata, ma il ruolo si dimostra subito gravoso, dato che tantissimi cacciatori di souvenir, collezionisti di minerali e semplici turisti si intrufolano nella zona per curiosità. Paperino decide quindi di attirarli lontano nascondendo su una collina vicina alcune rocce con infiltrazioni aurifere, e il minerale attira subito i cercatori. Anche lo Zione però sente la notizia, e si intrufola nella zona per comprare le concessioni. Alla fine, Paperino viene scoperto, e lo zio lo insegue infuriato, quando il papero in blusa si aggrappa a una roccia e scopre accidentalmente che si tratta di oro. Tutto si conclude quindi per il meglio.

Commento: Storia gradevole, gag apprezzabili e un finale tranquillo. Niente di eccezionale, ma si lascia leggere tranquillamente.

ZIO PAPERONE E L'AUTOMATISMO INTEMPESTIVO
Strobl disegna. L'autore e il colorista restano ignoti.

Trama: Zio Paperone vuole mostrare a Paperino e Paperoga la nuova macchina prodotta dalle sue industrie, totalmente automatizzata, ma finisce per superare il limite proprio nella zona dove vive Dinamite Bla. Quando poi gli scoppia una gomma, questi lo arresta, in quanto sceriffo. Lo Zione gli sfugge e torna alla macchina, dove Paperino e Paperoga hanno cambiato la gomma, ma per errore avvia il sistema automatico che cambia gomme e rimonta così quella bucata, finendo per essere di nuovo raggiunto da Dinamite,

Commento: Storia molto semplice, con un Dinamite Bla ancora buzzurro ma non misantropo come viene dipinto oggi in Italia. Una riempitiva tranquilla.

PAPERINO E L'ADORABILE CREATURA
Disegna Strobl. Che strano, questo numero è così variegato...

Trama: Paperoga acquista una tartaruga, che comincia a cercare un posto per dormire. Dopo essere stata scacciata sia dalla cuccia del cane che dallo sgabello del gatto, l'animale si rifugia sotto la maglia di Paperino, e Paperoga obbliga il cugino a lasciare l'animale lì. Dopo qualche giorno, la tartaruga si sposta però addosso a Paperoga.

Commento: Riempitiva banale, senza trovate di spicco. Niente di che.

TOPOLINO E IL GIORNO DEL "RIPOSO"
Ancora S... No invece, l'autore è... Il colorista è... Niente, tutto ignoto, si sa solo che è uscita dal Mexican studio S-coded stories.

Trama: Oggi è domenica, quindi Topolino vuole riposarsi (come se lavorasse nei giorni feriali, il furbastro). Ma i suoi amici e parenti non sono d'accordo, e la sua precisione interferisce. Dopo aver pulito l'orto dalle erbacce, salvato il gatto di Clarabella, riparato la gomma di Minni e così via, il topo decide che nulla è più rilassante che andare al mare facendo una coda chilometrica.

Commento: Contento lui. La storia è semplice e segue un topos - eheh - già visto anche con altri personaggi in passato. Niente di speciale dunque.

PLUTO E LA CUCCIA DI LUSSO
Autore Carl Falberg. Al disegno ci sono ancora gli studi messicani

Trama: Tip e Tap giocando a Baseball distruggono la cuccia malandata di Pluto, e decidono di costruirgliene una nuova. Dopo aver provato a chiedere a Pippo, vanno a prendere il legno alla discarica. Qui però si rompe il carretto su cui lo stanno trasportando. Questo da loro l'idea di costruire a Pippo una cuccia-roulotte.

Commento: Brevissima, semplicissima, trama pressoché inesistente. Non so cosa dire.

PAPERINO E L'INVASIONE TURISTICA
La storia è di Osvaldo Pavese, i disegni di Perego

Trama: Paperino, in qualità di M. S. D. P. A. A. R. S. (Che bell'acronimo, altro che quelli sensati. Significa comunque Modesto Sbucciatore Di Patate Aspirante Al Regno della Sagacia), si reca con le Giovani Marmotte, reparto Castori, a campeggiare nel Bosco di Valleverde. Qui però scopre che qualcuno - Rockerduck, questa volta - sta costruendo un villaggio turistico, che vedrà abbattuto il bosco. Il progetto include una riserva per animali e un campeggio in cui anche le GM potrebbero stare, ma a Paperino e i Castori questo non sta bene.
Dopo aver provato in vari modi a sabotare i lavori, alla maniera dei migliori ecoterroristi, decidono di ingannare Rockerduck, notando che questi si reca sempre nelle Terre Aride, proprietà di Zio Paperone, per raccogliere i sassi con cui costruire le fondamenta (ripeto, i SASSI per costruire le FONDAMENTA). Si rivolgono quindi allo Zio, che cede loro una pepita. I ragazzi la nascondono tra i sassi e fortunatamente Rockerduck la nota. Questi decide quindi di scambiare il bosco con le Terre, e ZP accetta cedendo poi in uso perpetuo Valleverde alle GM. Poi rivela un'ultima, shockante verità:

Giustamente Rockerduck ha deciso di non controllare. Che idea maiusola.

Commento: Storia a tema ambientale tutto sommato ben costruita, Paperone come sempre in questo genere di storie riesce a chiudere senza perdite (anche se in maniera un po' forzata questa volta), le GM ottengono il bosco e Rockerduck, il cattivo magnate, rimane con un palmo di naso.

Il numero 927 del Topo è parecchio corposo quanto a storie, anche se si parla quasi esclusivamente di brevi. Per quanto non siano niente di che di certo i collezionisti non si dovrebbero lasciar sfuggire questo numero dato che spesso si tratta di storie mai ristampate. Il numero include anche due storielle monopagine, una - tanto per cambiare - di Strobl sulle GM, con inchiostri di Steere, e una di Jack Bradbury in cui Pippo ci mostra la sua abilità nel baratto. Le storie principali del numero invece si possono tranquillamente evitare, dato che una offre ben poco in campo grafico e l'altra segue una trama ben nota ai lettori.