lunedì 3 luglio 2017

I supereroi del fumetto Disney (pt. 2, XXI secolo) - dall'Imbianchino Mascherato a Brigittik, passando per Papermagic ed Iron Ciccius

E buttiamoci nel nuovo millennio. Dopo il precedente articolo sui supereroi nati nel fumetto Disney nel XX secolo, è ora di buttarci nel terzo millennio e scavare tra le pagine del nostro caro Topolino alla ricerca dei nuovi supereroi.

L'IMBIANCHINO MASCHERATO
L'eroe di cui Paperopoli aveva davvero bisogno sin dall'inizio


Sono passati ormai 17 anni nel 2004 dall'ultimo Supereroe nato nel mondo del fumetto Disney, Tuba Mascherata, quando dalla mente di Corrado Mastantuono e la matita di Stefano Intini emerge l'Imbianchino Mascherato. Esce infatti Bum Bum e l'Imbianchino Mascherato, in cui il sovrappeso amico di Paperino ed Archimede indossa il costume e si getta, armato di sturalavandini e pennello da imbianchino, deciso ad emulare le gesta di Paperinik. Caduto poi nel dimenticatoio per anni, l'Imbianchino Mascherato è stato riportato alla luce nel 2011, e nuovamente nel 2014, sempre con Corrado Mastantuono alla regia. Con costume più professionale e dotato di armi create da Archimede, svolge il ruolo di rivale e collega di Paperinik, affrontando tra gli altri il terribile Mad Ducktor. In più, Leoni gli ha anche fatto avere un ruolo di primo piano nel suo fancomic su PK.
L'Imbianchino Mascherato è sempre un'ottima presenza sul Topo, spero lo si riveda presto.

PAPERMAGIC
Notare il costume in tonalità di rosa, per favore

Nel 2006 per il prestigiatore Antonio Casanova arriva il momento di essere paperizzato, come prima di lui è successo a tanti altri personaggi famosi. Il tutto finisce nelle mani di Stefano Ambrosio e Giorgio Cavazzano, che insieme scrivono Paperinik e il magico eroe. La storia segna il debutto quindi di Papernova, mago che esegue i propri numeri per un programma della rete di Zio Paperone. Nel corso della storia compare anche il suo alter ego, Papermagic, che, armato di trucchi di magia, insieme a Paperinik affronta il terribile Supercriminale Spectrus, riuscendo a sconfiggerlo. Sembra però che tanto Papernova quanto il suo supereroistico alter ego siano destinati a scomparire. Invece, eccoli ritornare nuovamente in altre storie nel corso degli anni, rendendo Papermagic di fatto un supereroe riconosciuto di Topolino.
Unico supereroe nato da un personaggio parodia, Papermagic scompare dopo Paperinik e la magia del Natale, del 2010. Non ci mancherà molto, ma lo rimpiango a confronto di ciò che deve venire.

QUADRIFOGLIO
Come se questo ti rendesse più simpatico, infame

2008. Gli Avengers stanno per fare irruzione nei cinema, completando la fase uno di quel Marvel Universe cominciato con Iron Man e che ha portato sotto i riflettori i film di supereroi. E la Disney Italia non si lascia sfuggire l'occasione creando gli Ultraheroes, una sorta di Justice League (lo so, è ironico, ma ci sono dentro il Superman e il Batman dell'universo Disney, non posso non vederla così) creata da Eta Beta per affrontare la minaccia di Spennacchiotto e del suo team di Supercattivi, i Bad-7. Ma, chiamati a raccolta Paper Bat, Superpippo, Paperinik e Paperinika, anche includendo sé stesso Eta Beta sa di essere in inferiorità numerica. Perciò decide di creare due nuovi supereroi, e il primo di questi è Quadrifoglio, alter ego del fortunato Gastone. 
E in effetti debbo riconoscere la logica di questa scelta: la fortuna di Gastone è a tutti gli effetti un superpotere, che infatti si rivela utile al suo primo scontro con Gambadilegno (in un'inedita versione Doctor Octopus). Peccato che Gastone rimanga quell'essere antipatico che è sempre stato. Perciò, decide di perdere, sperando di ottenere il favore delle folle, ottenendo invece il risultato opposto. Dopodiché, scosso, si rinchiude in camera e non ne esce finché non finge di tradire gli Ultraheroes, salvo poi riscattarsi aiutando gli altri a sconfiggere la creatura finale creata dagli Ultrapod, un Eta Beta formato gigante.
In seguito, Quadrifoglio ha un ruolo anche in due episodi del numero di Topolino speciale dedicato agli Ultraheroes, sempre avendo a che fare con problematiche legate alla scarsa fama di cui gode.
Che dire, se da un lato Quadrifoglio ha senso come personaggio, dall'altro l'arroganza di Gastone lo rendono a dir poco insopportabile. Non ci si stupisce quindi che sia finito nell'oblio, insieme al resto degli Ultraheroes. MA, Quadrifoglio non era il peggio del peggio.

IRON CICCIUS
Per la cronaca, la più potente bomba termonucleare mai esplosa, la Bomba Zar, sprigionava 57 megatoni. Così, per dire.

Iron Ciccius, signore e signori. Secchi non poteva ovviamente che assegnare un ruolo da supereroe a Ciccio, e quale migliore del più amato dei supereroi Marvel (almeno al cinema). Iron Ciccius ha un ruolo marginale in tutta la saga degli Ultraheroes. Prima danneggia Superpippo divorandone le supernoccioline, poi viene sconfitto da Roller Dollar, supercattivo alter ego di Rockerduck. Insomma, decisamente non c'era bisogno di lui. Né ce ne sarà mai bisogno. MAI. MAI.
Per fortuna, Iron Ciccius sembra precipitato nel dimenticatoio. Che ci resti.

BRIGITTIK
L'ultima supereroina di casa Disney. Per ora almeno.

Alter ego di Brigitta, Brigittik viene creata da Roberto Gagnor e Vitale Mangiatordi nel 2013, nella storia Paperinik, Paperinika e la Romantica Vendicatrice. Qui appare però come una sorta di supercattiva, che aggredisce coloro che si comportano male in amore. Alla fine però Brigitta, ridotta così a causa di un'invenzione di Archimede andata male, riuscirà a rinsavire. Tuttavia, la papera deciderà di continuare a vestire gli abiti di Brigittik e combattere in nome dell'amore. Nella sua seconda avventura, Brigittik ha affrontato il temibile 2DiPicche, supercattivo che odia l'amore romantico e suo primo nemico autentico e che torna ad essere la sua nemesi nella terza storia con la Romantica Vendicatrice protagonista.
Brigittik potrebbe offrire molto come personaggio, anche se con sole tre storie lunghe e una breve non è facile dire se sia destinata a durare o meno.

E con questo si conclude il nostro viaggio tra il mondo supereroistico targato Topolino. Tra topi e paperi, e  tra top e flop, non si può dire che manchi la varietà. E anche se solo pochi di essi sono riusciti a ritagliarsi nel mondo Disney un ruolo di primo piano, gli altri sono sempre lì, ad aspettare di essere ripresi in mano. E - forse - portati di nuovo alle stelle.

mercoledì 28 giugno 2017

Topolino n° 927 - Topolino e l'eco balbuziente

Ed eccoci di nuovo ad esplorare un vecchio Topolino. Ormai sapete come funziona, quindi tuffiamoci senza indugi.

TOPOLINO 927

Topolino 927, venduto a 200 lire nel settembre del '73. In copertina (tanto per cambiare) possiamo vedere un povero Qua (suppongo, il cappello come al solito non permette l'identificazione) schiavizzato dallo zio e costretto a lavare a mano in un catino la sua blusa. Notare l'espressione infuriata, da vero Spartaco pronto alla ribellione. Il tutto (tanto per cambiare 2 - la vendetta) disegnato da Perego. Prima o poi la beccherò una copertina che non sia sua e su cui non ci sia un Qu*?

TOPOLINO E L'ECO BALBUZIENTE

Storia di Michele Gazzarri (che sceneggiò Sandopaper insieme a Carpi. Dai, almeno quello me lo ricordo) e disegni di Giancarlo Gatti.

Topolino e Pippo sono partiti per una vacanza a Littleton. Luogo disperso nel nulla, tra burroni, alberi secchi, rocce e qualche rado terreno boscoso. Perché proprio qui? Per poter provare la celeberrima eco di Littleton, che si dice riproduca perfettamente ciò che viene detto. Ottimo motivo per passare diversi giorni in un albergo.
Giunti a Littleton, ridente paesino
Mi viene in mente un aggettivo abbastanza diverso per descrivere Littleton

Vengono accolti a insulti quando chiedono come arrivare all'Hotel Bellavista, dove devono alloggiare. Un uomo spiega loro che il motivo è che da quando il proprietario dell'albergo, Mister Master, ha scoperto l'eco e aperto l'albergo, i turisti non vogliono più essere "ospitati nelle casette" degli abitanti di Littleton (e mi chiedo perché). Topolino e Pippo raggiungono comunque l'Hotel,

Finestre a caso, un muro che tende a infinito, forme casuali di pareti e tetti... Chiaramente un'opera di Renzo Piano

Dove sono accolti da Mister Master, che li invita a provare l'eco all'apposito belvedere. Qui incontrano subito un uomo molto antipatico, Mister Blick.
Odiosissimo. Prima si presenta, poi ride alle offese, e conclude invitandoli a cena. Roba da non credere

Quella notte un figuro misterioso svaligia la cassaforte dell'albergo e scappa sulle montagne, dove il giorno dopo verrà a prenderlo un elicottero. Nascostosi in una grotta, costui (che altri non è che Mister Blick, il cafone) scopre però un uomo che dorme dentro di essa. Questi, convinto che Blick sia un poliziotto, rivela che l'eco è solo un trucco: egli registra in realtà le voci dei turisti per poi ritrasmetterle con un amplificatore. Blick ovviamente se ne infischia, e gli rivela che è un rapinatore e che il giorno dopo un elicottero lo verrà a prendere. Ma il giorno dopo c'è nebbia, e i due sono forzati a convivere ancora un po'. A quel punto, esausto, Blick crolla addormentato, e l'individuo della caverna decide di provare a fuggire e avvisare Mister Master. Sfortunatamente viene scoperto e messo al tappeto.
O meglio, ci pensa una roccia. Blick è troppo impegnato a tirare pugni a occhi chiusi

Proprio in quel momento, qualcuno lancia un grido, e l'eco non può - ovviamente - rispondere. Perciò Blick fa del suo meglio per far funzionare l'astruso macchinario, ma fallisce e crea un'eco balbuziente.
Ma quello che ci interessa davvero è il momento in cui Topolino si incazza con Pippo e gli dice chiaro e tondo che non lo sopporta

Insospettito, Topolino si reca all'hotel, dove scopre il furto attuato da Blick. Mister Master gli confida inoltre la verità sull'eco, implorandolo di non chiamare la polizia per non far scoprire il trucco. Topolino capisce quindi che dev'esserci Blick dietro l'eco "balbuziente", e si dirige al nascondiglio. Lui e Pippo arrivano giusto in tempo per aggrapparsi a Blick, che sta tentando di fuggire con un elicottero pilotato da un complice. Dopo un rocambolesco combattimento,
Con tanto di elicottero malefico

Topolino riesce a mettere fuori gioco il pilota e cattura entrambi per poi condurli all'albergo. Restituiti i soldi, Mister Master promette a Topolino di devolvere una parte dei suoi guadagni agli abitanti di Littleton e offre loro una settimana gratis. Quanto ai due ladri
Metodo romano: schiavismo al servizio del rapinato

Tutto finisce per il meglio, con Mister Master che fa quattrini grazie alla nuova "eco balbuziente".

Commento: La trama non è male, tutto sommato. Le gag non fanno ridere, ma la storia riesce a intrattenere comunque. I disegni di Gatti sono quasi sempre un pugno nell'occhio, ma la vera tragedia in questa storia è il colorista, che ha applicato i colori chiaramente alla membro di levriero cosacco: abbiamo quindi baffi e barbe totalmente o parzialmente rosa, sfondi che cambiano a ogni tavola invadendo anche gli spazi vicini o addirittura strabordando dalla vignetta, e personaggi di sfondo colorati fino a metà faccia con il colore della propria maglia e poi con il colore dello sfondo. Insomma, se la storia potrebbe essere accettabile, il disegno e il colore la rendono inguardabile.

ZIO PAPERONE E IL FLAUTO EGIZIO

Matite di Strobl. L'autore resta come sempre l'Anonimo.

Zio Paperone dissotterra una piramide egizia, e vi si inoltra in cerca di tesori insieme a Paperino, Qui, Quo e Qua. Lo seguono i Bassotti, decisi a impossessarsi delle ricchezze recuperate dai cinque. Nella piramide, ZP trova un flauto e alcuni abiti antichi. Indossati gli abiti per proteggersi dal freddo all'interno della piramide, lo Zione suona il flauto e con loro stupore le statue prendono vita, cominciando a dal loro la caccia per aver profanato il tempio. Dopo diversi tentativi, Qua trova la nota giusta e riesce a far tornare di pietra le statue, salvando zii e fratelli. A quel punto compaiono però i Bassotti, che decidono di usare contro i paperi il flauto. Finiscono invece per pietrificarsi da soli, mentre i paperi si salvano grazie alle vesti. A questo punto Paperone si trova davanti a un grande dilemma
"Ma il Paperone di Martina..." Per fortuna in quel momento non c'era

E libera i Bassotti, costringendoli a sotterrare la piramide. Lo Zione torna a casa soddisfatto, portando con sé il flauto e gli indumenti.

Commento: Storia semplice ma godibile, che diverte e con uno Zio Paperone niente male.

TOPOLINO E L'ERRORE DI... DIMENSIONI
Anonimo tutto. Anonimato totale. Sappiamo solo che viene dal Disney Studio

Trama: Riempitivo molto semplice in cui Topolino invita Minni a un picnic, si prepara con cura contro le formiche ma gli orsi finiscono per mangiare i loro cestini.

Commento: Praticamente l'equivalente anni '70 del più recente riempitivo su Paperino e l'uccello che blocca l'antenna. Almeno qui però sono tutti ignoti, quindi non sappiamo con chi prendercela.

PAPERINO E LA "SEMINA" AURIFERA
Carl Fallberg, Strobl e Steere. Trio vincente di solito

Trama: Zio Paperone affida a Paperino il ruolo di guardia in una vecchia miniera abbandonata, ma il ruolo si dimostra subito gravoso, dato che tantissimi cacciatori di souvenir, collezionisti di minerali e semplici turisti si intrufolano nella zona per curiosità. Paperino decide quindi di attirarli lontano nascondendo su una collina vicina alcune rocce con infiltrazioni aurifere, e il minerale attira subito i cercatori. Anche lo Zione però sente la notizia, e si intrufola nella zona per comprare le concessioni. Alla fine, Paperino viene scoperto, e lo zio lo insegue infuriato, quando il papero in blusa si aggrappa a una roccia e scopre accidentalmente che si tratta di oro. Tutto si conclude quindi per il meglio.

Commento: Storia gradevole, gag apprezzabili e un finale tranquillo. Niente di eccezionale, ma si lascia leggere tranquillamente.

ZIO PAPERONE E L'AUTOMATISMO INTEMPESTIVO
Strobl disegna. L'autore e il colorista restano ignoti.

Trama: Zio Paperone vuole mostrare a Paperino e Paperoga la nuova macchina prodotta dalle sue industrie, totalmente automatizzata, ma finisce per superare il limite proprio nella zona dove vive Dinamite Bla. Quando poi gli scoppia una gomma, questi lo arresta, in quanto sceriffo. Lo Zione gli sfugge e torna alla macchina, dove Paperino e Paperoga hanno cambiato la gomma, ma per errore avvia il sistema automatico che cambia gomme e rimonta così quella bucata, finendo per essere di nuovo raggiunto da Dinamite,

Commento: Storia molto semplice, con un Dinamite Bla ancora buzzurro ma non misantropo come viene dipinto oggi in Italia. Una riempitiva tranquilla.

PAPERINO E L'ADORABILE CREATURA
Disegna Strobl. Che strano, questo numero è così variegato...

Trama: Paperoga acquista una tartaruga, che comincia a cercare un posto per dormire. Dopo essere stata scacciata sia dalla cuccia del cane che dallo sgabello del gatto, l'animale si rifugia sotto la maglia di Paperino, e Paperoga obbliga il cugino a lasciare l'animale lì. Dopo qualche giorno, la tartaruga si sposta però addosso a Paperoga.

Commento: Riempitiva banale, senza trovate di spicco. Niente di che.

TOPOLINO E IL GIORNO DEL "RIPOSO"
Ancora S... No invece, l'autore è... Il colorista è... Niente, tutto ignoto, si sa solo che è uscita dal Mexican studio S-coded stories.

Trama: Oggi è domenica, quindi Topolino vuole riposarsi (come se lavorasse nei giorni feriali, il furbastro). Ma i suoi amici e parenti non sono d'accordo, e la sua precisione interferisce. Dopo aver pulito l'orto dalle erbacce, salvato il gatto di Clarabella, riparato la gomma di Minni e così via, il topo decide che nulla è più rilassante che andare al mare facendo una coda chilometrica.

Commento: Contento lui. La storia è semplice e segue un topos - eheh - già visto anche con altri personaggi in passato. Niente di speciale dunque.

PLUTO E LA CUCCIA DI LUSSO
Autore Carl Falberg. Al disegno ci sono ancora gli studi messicani

Trama: Tip e Tap giocando a Baseball distruggono la cuccia malandata di Pluto, e decidono di costruirgliene una nuova. Dopo aver provato a chiedere a Pippo, vanno a prendere il legno alla discarica. Qui però si rompe il carretto su cui lo stanno trasportando. Questo da loro l'idea di costruire a Pippo una cuccia-roulotte.

Commento: Brevissima, semplicissima, trama pressoché inesistente. Non so cosa dire.

PAPERINO E L'INVASIONE TURISTICA
La storia è di Osvaldo Pavese, i disegni di Perego

Trama: Paperino, in qualità di M. S. D. P. A. A. R. S. (Che bell'acronimo, altro che quelli sensati. Significa comunque Modesto Sbucciatore Di Patate Aspirante Al Regno della Sagacia), si reca con le Giovani Marmotte, reparto Castori, a campeggiare nel Bosco di Valleverde. Qui però scopre che qualcuno - Rockerduck, questa volta - sta costruendo un villaggio turistico, che vedrà abbattuto il bosco. Il progetto include una riserva per animali e un campeggio in cui anche le GM potrebbero stare, ma a Paperino e i Castori questo non sta bene.
Dopo aver provato in vari modi a sabotare i lavori, alla maniera dei migliori ecoterroristi, decidono di ingannare Rockerduck, notando che questi si reca sempre nelle Terre Aride, proprietà di Zio Paperone, per raccogliere i sassi con cui costruire le fondamenta (ripeto, i SASSI per costruire le FONDAMENTA). Si rivolgono quindi allo Zio, che cede loro una pepita. I ragazzi la nascondono tra i sassi e fortunatamente Rockerduck la nota. Questi decide quindi di scambiare il bosco con le Terre, e ZP accetta cedendo poi in uso perpetuo Valleverde alle GM. Poi rivela un'ultima, shockante verità:

Giustamente Rockerduck ha deciso di non controllare. Che idea maiusola.

Commento: Storia a tema ambientale tutto sommato ben costruita, Paperone come sempre in questo genere di storie riesce a chiudere senza perdite (anche se in maniera un po' forzata questa volta), le GM ottengono il bosco e Rockerduck, il cattivo magnate, rimane con un palmo di naso.

Il numero 927 del Topo è parecchio corposo quanto a storie, anche se si parla quasi esclusivamente di brevi. Per quanto non siano niente di che di certo i collezionisti non si dovrebbero lasciar sfuggire questo numero dato che spesso si tratta di storie mai ristampate. Il numero include anche due storielle monopagine, una - tanto per cambiare - di Strobl sulle GM, con inchiostri di Steere, e una di Jack Bradbury in cui Pippo ci mostra la sua abilità nel baratto. Le storie principali del numero invece si possono tranquillamente evitare, dato che una offre ben poco in campo grafico e l'altra segue una trama ben nota ai lettori.

lunedì 20 marzo 2017

I supereroi del fumetto Disney (pt.1, XX secolo) - da Superpippo a Tuba Mascherata, passando per Vespe, Farfalle e Super Laureati

Era da un po' che volevo fare questo articolo, quindi finalmente mi prendo un po' di tempo e lo faccio. Ora, il mondo del fumetto Disney di supereroi ne ha prodotti tanti. Tra americani, italiani e brasiliani, tantissimi cani e paperi in calzamaglia hanno calcato la scena. Vediamo un po' come è andata in ordine cronologico.

SUPERPIPPO
Proprio lui


Correva l'anno 1965. Il mondo del fumetto era in fermento per la rinascita dei supereroi, che dopo il crollo degli anni '50 che aveva messo fine alla Golden Age erano tornati in auge (in quella che poi sarebbe stata nota come Silver Age) E questa volta anche il mondo Disney si buttava a pesce nel mondo dei supereroi, anche se lo faceva in modo del tutto particolare.
L'idea originale per Super Pippo è di Del Connell, che ne propone il prototipo nella storia L'Ultra Pippo contro Macchia Nera. Questa versione di Super Goof, chiamata Ultra Pippo in Italia (foreshadowing degli Ultraheroes(?)) nacque dall'ingerimento da parte di Pippo di un propellente sperimentale ideato da Archimede. Sarà Paul Murry a crearne il design, composto da mantello blu e pigiama di flanella rossa con una S sul petto. I colori scelti sono un palese richiamo a Superman.
Dopo questa storia, non passa molto prima che Super Goof calchi di nuovo le scene. Questa volta, i poteri di Pippo derivano dalle a noi ben note Super Arachidi. Queste, insieme alla versione definitiva di Super Pippo, esordiscono in una rivista dedicata proprio alle sue avventure, nella storia Pippo e i ladroni di Zanzipar, sempre dalle matite di Paul Murry ma sceneggiata da Bob Ogle. Nel corso del tempo al supereroe saranno dati, oltre ai poteri di Superman (volo, superforza, vista calorifica e a raggi X e così via) anche poteri del tutto inusuali come la capacità di percepire a distanza qualunque programma televisivo.
Super Pippo si diffonderà rapidamente nei fumetti di altri paesi. In Italia arrivano soprattutto produzioni americane, dato che, dopo tre anni dall'uscita di Pippo e i ladroni di Zanzipar sul Topolino libretto 515, esordirà in Italia Paperinik. In Brasile, invece, SuperPippo avrà successo e diverrà membro del Club dei Supereroi nel 1986.
Nel 1984 chiude negli USA la rivista Super Goof. Il Club dei Supereroi brasiliano non gli sopravvive a lungo, scomparendo dalle scene quasi completamente nel 1987. E in Italia Super Pippo sparisce ben presto, dato lo scarso interesse sempre rivoltogli.
Questo fino al 1998, quando Francesco Artibani e Alessandro Perina creano Super Pippo e l'ultima arachide, storia che segna il ritorno dell'eroe in azione quando affronta un gruppo di alieni. Sconfitti gli invasori usando quella che crede sia l'ultima arachide, Pippo decide di sradicarne la pianta, per poi scoprire che le arachidi hanno cominciato a spuntare sottoterra. La storia quindi segna il ritorno in azione di Super Pippo, anche se le storie a lui dedicate continuano a non essere tante.
Ritorna ancora una volta in scena quando Eta Beta forma gli Ultraheroes nell'omonima saga. Con un nuovo costume dal design opinabile, Super Pippo affronta e sconfigge Inquinator e un Eta Beta gigantesco.

Per quanto non compaia spesso quanto Paperinik, Super Pippo è senza dubbio un'icona dei supereroi Disney. Sarebbe bello che qualcuno decidesse di dedicargli un po' di tempo, perché è un personaggio che potrebbe sorprendere.

VESPA VERMIGLIA
E io che pensavo che a certe droghe cose saremmo arrivati dopo

Vespa Vermiglia è il secondo supereroe che esordisce nel fumetto Disney. Primo e unico supereroe ricorrente ad essere non solo un umano, ma anche un personaggio a sé stante, Vespa Vermiglia nasce nel 1967. Nato anch'egli dalla matita di Paul Murry su idea di Cecil Beard nella storia Topolino e il mistero di Vespa Rossa, questo personaggio così inusuale sarebbe scomparso probabilmente subito (tanto che negli USA non fu mai pubblicato nessun altro fumetto su di lui) se gli autori brasiliani non avessero deciso di utilizzarlo alcune volte tra il 1975 e il 1979. Nel 1986, diviene il presidente del Club dei Supereroi, eletto da tutti i membri del gruppo (eccetto che da Paper Bat, che vota per sé stesso).
Compare in tutte le avventure del Club, ma dopo la scomparsa di quest'ultimo è completamente scomparso.
I poteri di Vespa Vermiglia includono il volo, una forza superiore alla media e un cervello, il che è piuttosto raro nel Club dei Supereroi.

SUPER GILBERTO
Complimenti Gilberto, sei l'unico Robin esistente nel mondo Disney. Ci voleva un certo impegno.

Sempre nel 1967, nella storia Super Pippo l'antitornado, Gilberto, il geniale nipote di Pippo, scopre per puro caso l'identità segreta dello zio. Questi decide perciò di prenderlo come suo assistente (non che Gilberto avesse chiesto qualcosa) facendolo diventare Super Gilberto. Di per sé non ci sono differenze fondamentali tra Super Pippo e Super Gilberto, eccezion fatta per la sua intelligenza.
Manco a dirlo, anche Super Gilberto entrerà nel Club dei Supereroi, dove svolgerà il ruolo di cervello del gruppo insieme a Vespa Vermiglia.
Viene utilizzato tutt'oggi in alcune storie di Super Pippo, sempre nel ruolo di assistente dell'eroe nella sua lotta contro il crimine.

PAPERINIK
1969. Facciamo che su Paperinik, PK, Pikappa e tutto il resto scrivo qualcosa a parte, ok? Altrimenti restiamo qua fino a domani.

PAPERINIKA
La prova vivente che non tutte le ciambelle escono col buco
Paperinika nasce nel 1973 dalla mente di Martina e i disegni di Giorgio Cavazzano, nella storia Paperinika e il filo di Arianna. Qui, Paperina, rappresentata come femminista all'ennesima potenza, inizia la sua crociata come Diabolica Vendicatrice. Rubato a Paperinik il nome Scelto il nome di battaglia di Paperinika, grazie all'amica Genialina Edy Son (praticamente la sua Archimede) viene in possesso di un grande armamentario utile a combattere coloro che hanno vilipeso il gentilsesso.
Paperinika è un personaggio mal sopportato dai lettori italiani, come dagli autori: lo dimostra lo scarso numero di storie a lei dedicato.
ANCHE LEI entra a far parte del Club dei Supereroi Brasiliano, e le storie in cui compare in Brasile sono più numerose che in qualunque altra parte del mondo.
Ha inoltre fatto parte degli Ultraheroes.
Degna di nota è la storia danese pubblicata su di lei, in cui le viene dato un look completamente nuovo che la fa somigliare molto di più a Dolly Paprika, la compagna di Fantomius (che fu ispiratore di Paperinik).
Il personaggio di Paperinika è un unicum nel mondo Disney perché nessun altro supereroe del mondo papero (salvo forse Iron Ciccius) ha mai avuto così scarsa popolarità tra i lettori italiani. Perché è difficile dirlo, ma forse qualcuno dovrebbe tentare di lavorare su di lei per renderla più gradevole.
Degno di nota (aka non posso andare avanti senza nominarlo) è il quadrilatero amoroso tra lei, Paperinik, Paperino e Paperina. I due infatti provano attrazione l'uno per l'altra (che mascherano al meglio possibile con dell'odio), attrazione che però soffocano per le loro controparti civili.

PAPER BAT
Miglior supereroe Disney, stacce


Primo supereroe nato in Brasile, Paper Bat viene creato da Ivan Saidenberg nel 1973 nella storia eponima. Originariamente, quello di Paper Bat è un costume adottato da Paperoga per infiltrarsi a una festa in maschera, ma qui riesce fortuitamente a sventare una rapina dei Bassotti. Da quel momento, Paperoga decide di adottare il costume del pipistrello rosso (in Brasile si chiama infatti Morcego Vermelho) e proteggere la città. Sì, fa parte del Club dei Supereroi.
Ovvia parodia di Bat Man, con un costume che ricalca quello dell'uomo pipistrello interpretato da Adam West, Paper Bat incontra un'enorme successo in Brasile, dove sono state prodotte oltre duecento storie sul personaggio. Poche sono invece le storie italiane prodotte su di lui, e il ruolo di maggior rilievo del papero pipistrello si ha nella saga degli Ultraheroes (il suo combattimento contro Macchia Nera rimane l'apice della serie).
Come Super Pippo, anche Paper Bat meriterebbe un ruolo di maggior rilievo. Non pretendo un PBNA, ma credo che concedere più spazio anche a lui potrebbe essere una buona idea.

BAT CARIOCA
I brasiliani volevano davvero recuperare lo svantaggio numerico dei loro Supereroi, vero?

Bat Carioca, la controparte di Josè Carioca ideata sempre da Ivan Saidenberg. Palesemente basata su Paper Bat (il nome originale è Morcego Verde, chiaro riferimento a Paper Bat aka Morcego Vermelho), questo supereroe debutta nel 1975, due anni dopo Paper Bat, ed è rimasto circoscritto al solo Brasile. Non ha superpoteri, non ha super strumenti, è semplicemente José che gira travestito e prova a fare il supereroe. Il fatto che anche lui faccia parte del Club dei Supereroi fa davvero riflettere sulla loro politica di ammissione.
Sempre meglio di Iron Ciccius però.

FARFALLA PURPUREA
Sì, ci tenevano davvero a recuperare


Prima e unica supereroina brasiliana, Farfalla Purpurea è l'alter ego di Gloria creato da Gérson L. B. Teixeira e disegnata da Luiz Podavin. Se vi state chiedendo chi sia Gloria, è la fidanzata di Paperoga in Brasile e al di fuori di esso è comparsa solo una volta, in una foto di una storia danese mai arrivata in Italia. Anche la Farfalla ha fatto parte del Club, ultima componente del team. Ad essere onesti però quantomeno Farfalla Purpurea possiede un armamentario decente.
Personalmente non considero Farfalla Purpurea un cattivo personaggio, semplicemente per introdurre lei dovrebbero introdurre Gloria, e questo sinceramente complicherebbe le cose.

TUBA MASCHERATA
Anche lui comunque fa la sua figura, specie qua in mezzo


Tuba Mascherata è l'alter ego di Zio Paperone. Creato da Marconi e disegnato da Massimo de Vita, Tuba Mascherata è l'ultimo supereroe del XX° secolo. Nato nel 1987 per ripicca di Zio Paperone verso Paperinik e Paperinika, sconfigge fortuitamente i Bassotti, ma alla fine i due supereroi promettono che difenderanno il Deposito e Zio Paperone appende il mantello al chiodo. Ricompare in una storia brasiliana, in un falso futuro alternativo ideato da Paperino e nella saga degli Ultraheroes, in cui si lamenta di non essere stato invitato a far parte del gruppo.
Lui no, non fa parte del Club. Fortunatamente per la sua reputazione è nato troppo tardi.
Si potrebbe riprendere? Please?


E questo è quanto per il ventesimo secolo. Nella prossima parte, vedremo i supereroi creati dagli autori disney nel nuovo millennio.

martedì 14 marzo 2017

Topolino n°922 - Topolino e il mistero del Mostro della Palude

Visto che gli altri articoli per cui hai idee non sono pronti, e che l'inattività è la prima causa di morte per i blog, andiamo avanti con questa immersione nei Topolini estratti dagli scatoloni in soffitta.

TOPOLINO 922

Anche questo Topolino 922 del Luglio 1973, al prezzo di 200 lire, ha una copertina di Perego. Qui, Quo e Qua riprovano a rendersi irriconoscibili con quegli orrendi cappelli multicolor, ma poi si infilano maglie identificative e il tutto diventa vano. I tre osservano dei pesci intenti a manifestare contro l'inquinamento. Da lì a poco QVO scatenerà la repressione a suon di manganelli ed olio di ricino.

Gettiamoci a pesce in questa lettura, e vediamo cosa ci aspetta.

TOPOLINO E IL MISTERO DEL MOSTRO DELLA PALUDE
A scrivere è ancora l'Anonimo, mentre i disegni sono di Paul Murry

Prima storia del numero, Topolino e il mistero del Mostro della Palude inizia con il nostro deciso a dedicare la serata alla TV, quando all'improvviso ecco giungere un suono orrendo dall'esterno. Topolino e un riluttante Pluto si mettono ad indagare, e si trovano davanti quelle che sembrano orme giganti nel terreno. Questo porta il topo all'unica soluzione logica:

La dicesse chiunque altro questa frase, ci farebbe la figura del coglione

Subito dopo giunge Basettoni, che ovviamente non sapendo che pesci pigliare contatta immediatamente un privato cittadino, lo carica sulla volante della polizia

Rossa però, che blu faceva troppo anni '60

E i due seguono le orme del mostro, prima in avanti, poi quando queste scompaiono a ritroso. Insieme a loro, un secondo poliziotto e Pluto, che non si poteva mica lasciare il cane a casa. Sulla prima impronta trovano del fango che il cane - evidentemente no, non si poteva - fiuta per poi puntare in direzione della Palude dello Smog. Bella forza, considerato che è subito accanto.

Adesso bisognerebbe capire se il mostro è davvero nella palude, ma la creatura viene informata che non ci sarebbero abbastanza pagine anche per quello e lancia un grido. Il commissario, l'agente, Topolino e Pluto raccolgono tutto il proprio coraggio, estraggono le pistole

E... no, niente

Comincia quindi la battuta di caccia al mostro nella palude, mentre Topolino viene mandato in città a tranquillizzare la popolazione. Ma sono già scappati tutti, quindi il nostro, dopo aver sentito il grido del mostro decide di tornare alla palude. Qui si imbatte in Basettoni, che ha perso tutti i suoi uomini, apparentemente scomparsi dopo che la creatura ha gridato. A questo punto devono trovare un modo per esplorare la palude rapidamente. E per fortuna Pluto trova l'oggetto adatto.

Che coincidenza fortuita e per nulla sospetta

I nostri si mettono quindi in viaggio, ma dopo aver urtato contro un tronco sommerso finiscono in una trappola: un telo che nasconde un recinto elettrificato con cancello automatico.

No, non me lo sono inventato, è proprio un telo che nasconde un recinto elettrificato con cancello automatico

A questo punto Basettoni e Topolino realizzano che FORSE la coincidenza fortuita era una trappola. Intanto si è anche aperta una falla nella barca, quindi occorre agire alla svelta per mettersi in salvo. E Topolino ha un'idea.

Improvvisarsi McGyver e trasformare la barca in un elicottero

Grazie a questa soluzione, riescono a sfuggire al recinto e atterrano nel parco di Topolinia, dove scoprono di non essere soli in città. Ci sono infatti anche due criminali ben noti: Dan il Terribile (che qui però viene chiamato Dan il Pericoloso) e Tappetto.

Sì insomma, questi due.

Questi vedono il velivolo improvvisato affondato nella fontana del parco e decidono che non vale la pena indagare, ma preferiscono darsi al saccheggio della città deserta, quando vengono catturati dal mostro, che si rivela essere solo un camioncino con una pressa in grado di incidere le impronte sull'asfalto. Seguendolo, Basettoni e Topolino trovano una strada segreta nella palude che li conduce al covo del misterioso nemico che ha creato il mostro.

Proprio lui, Spennacchiotto lo scienziato tristanzuolo malvagio

Questi propone a Dan e Tappetto di collaborare con lui, in cambio di una parte del bottino, e i due accettano. Topolino e Basettoni non sanno come fermare i tre da soli, ma Pluto fortunatamente scova il luogo dove sono prigionieri i poliziotti di Topolinia e i due li liberano. Raggiungono la città proprio mentre Spennacchiotto sta tradendo i suoi complici, arrestandoli tutti e tre.

Commento: La trama tutto sommato regge bene, con le solite forzature tipiche del topo che però non danno troppo fastidio. I disegni di Murry sono ben espressivi, anche se l'inchiostratore forse non era del tutto sobrio mentre lavorava. Nel complesso, è una buona storia.

ZIO PAPERONE E LA GARA ALL'ULTIMO CENT
Strobl ai disegni. Fine delle informazioni disponibili

Trama: Zio Paperone è perfettamente al pari di Rockerduck in termini di ricchezza. Le sue preoccupazioni per questo pareggio aumentano quando il suo rivale causa il crollo del deposito per un piccolo problema tecnico del suo aereo nuovo.

Si insomma, una quisquilia tecnica

RK si offre però di vendergli l'aereo per una cifra non superiore ai dieci dollari che riterrà adatta, e Paperone firma il contratto. Per scoprire poi che Rockerduck vuole la Numero Uno. Obbligato, ZP consegna la moneta e immediatamente va in bancarotta, il suo oro sprofonda nel terreno e quando prova a mettersi in cerca di Rockerduck il velivolo precipita nell'oceano. Costretto a elemosinare, Paperone si imbatte a sorpresa nel rivale, ridotto sul lastrico a propria volta per effetto della moneta. Restituita questa a Paperone, la situazione torna alla normalità, e anche il bombetta si rimette in carreggiata vendendo l'aereo che si è provvidenzialmente spiaggiato (Ci sarà stato uno tsunami, per trainare un aereo di oro puro fino a riva dal mezzo dell'oceano). Una settimana dopo, i due rivali si incontrano per stabilire chi dei due è il più ricco. E ovviamente ZP vince grazie alla Numero Uno.

Commento: Nonostante sia una trama vista e rivista (lo Zione che finisce in bancarotta una volta separato dalla Numero Uno) c'è qualcosa nell'espressività di Strobl che mi ha fatto apprezzare la lettura. Non so, forse è la scena in cui i due rivali si ritrovano sulla spiaggia, ma questa storia mi è piaciuta molto di più del riempitivo standard. Bravo Strobl, bravo anonimo. Non mi aspettavo niente di che, e invece siete riusciti a sorprendermi piacevolmente.

PIPPO E L'EFFETTO BOMBA
Su, non fate gli innocentini, lo sapete chi è l'autore. I disegni sono di Pier Lorenzo De Vita

Trama: Spennacchiotto, scienziato tristanzuolo che una ne pensa e cento ne fa (di male azioni) si allea con il miliardario scozzese Mc-Mac per attuare spionaggio industriale. Tocca a Topolino e Pippo affrontare la minaccia, recandosi in Scozia...
Mi dispiace, non ci riesco. Non esiste modo in cui un essere umano possa riassumere quest'opera del Maestro Fanton senza ridurne il valore di non-sense puro che si respira ad ogni pagina. Tra duelli di sciabola in uno spazio affollato di satelliti pieni di diodi giargianesi, gente che si paracaduta sulla terra dalle astronavi, un Pippo con poteri alimentati dai misteriosi, mirabolanti Radioisotopi, il maggiordomo Alcibiade che, poveretto, finisce ipnotizzato da Pippo più e più volte, e ovviamente lo scontro finale in cui la polizia decide, per buona misura, di arrestare anche Topolino, Pippo e il Commisario Basettoni, non si può non restare ipnotizzati.

Commento: L'avete già letto. Aggiungo che non sono un fan dei disegni di Pier Lorenzo De Vita, quindi non riesco ad apprezzarli. Magari a qualcuno piacciono di più. Questa storia rimane un esempio pratico del perché avere nostalgia di Topolino degli anni '70 sia follia. Ma anche un esempio dell'estro del Maestro Fanton.

LE GIOVANI MARMOTTE CONTRO IL TERRIBILE GIOCATTOLAIO
Jerry Siegel alla storia, Guido Scala ai disegni

Trama: Qui, Quo e Qua, insieme alle altre Giovani Marmotte, vengono incaricati dal Gran Mogol di raccogliere giocattoli per i bambini bisognosi. Il loro impegno però non produce risultati. Improvvisamente, mentre si trovano in riflessione nella foresta, vengono aggrediti da indiani e cowboy giocattolo, per poi essere salvati da un altro giocattolo, il Barone Verde. Questi li libera dalle corde, ma non riesce a spiegare loro perché i cowboy e gli indiani ce l'abbiano con loro, perché la batteria finisce.
Ve lo giuro, l'unica parola con cui riesco a completare questa frase è "Perché sì!"

Con le spalle al muro, Qui, Quo e Qua vengono salvati da un Cono Rosso, che li trasporta nel magico Paese dei Balocchi, Giocattolandia. Qui li attende il Re Giocattolaio, che spiega loro cosa sta succedendo (o almeno ci prova): il suo ex-assistente, Abelardo, anni prima ha tentato la ribellione. Esiliato, ha giurato vendetta, e ora guida un'armata di giocattoli con cui conquistare prima il Paese dei Balocchi e poi la Terra. Le tre Giovani Marmotte accettano la missione affidata loro dal Re Giocattolaio, fermare Abelardo, e partono verso il suo rifugio, affrontandone alcuni emissari lungo la strada, ma i tre vengono catturati e imprigionati da Abelardo, che si appresta poi a guidare il proprio esercito contro il Re.

Questa tavola la adoro. Scala disegna con le proporzioni che si sono prese una vacanza, ma mi piace tantissimo.

Il Re e il suo esercito vengono sbaragliati, ed Abelardo sembra destinato a vincere, obbligando anche il Re a cedere la sua corona, ma poco prima che possa attaccare anche la Terra sopraggiungono le tre GM, liberatesi usando dei trampoli costruiti proprio da Abelardo. I tre fermano il malvagio, usando il potere della corona del Re Giocattolaio, che costringe chiunque ad obbedire agli ordini di chi la indossa fintanto che si trova sul suolo di Giocattolandia. Perché il Re non ne ha usato il potere?

Alzheimer, ecco perché.

Alla fine Abelardo viene messo a lavorare nella fabbrica di lecca lecca del castello, Giocattolandia viene ricostruita e Qui, Quo e Qua tornano a casa, venendo ricompensati dal Re Giocattolaio con abbastanza giocattoli per vincere la gara mostrando grande generosità.

Commento: Mi è sempre piaciuta questa storia. Sicuramente la trama di Jerry Siegel è debole (non viene mai spiegato ad esempio perché i cowboy e gli indiani attacchino Qui, Quo e Qua. Specie considerato che l'esercito di Abelardo è formato da soldati e mostri), ma personalmente la trovo comunque d'intrattenimento. E i disegni di Scala donano alcune scene che semplicemente adoro. Sfido che poi ne hanno fatto una saga.

Nel complesso, il numero 922 è assolutamente da comprare se si trova in una bancarella. Se siete un fan di Fanton e del suo Niente Costruttivo, c'è dentro Pippo e l'effetto bomba. Se vi piace Scala (o il Siegel disneyano, chi sono io per giudicare) questa è una delle sue storie più famose. Se vi piace Paul Murry, la sua storia merita. E persino il riempitivo di Strobl contiene alcune parti che vale la pena vedere. Diversamente da tutti gli altri, questa storia si trova in italiano solo su questo numero. Le altre potete reperirle invece anche in varie ristampe o raccolte.